SAN LORENZO A GIAVENO – Una folla commossa si è riunita oggi davanti alla chiesa di San Lorenzo a Giaveno per dare l’ultimo saluto a Matilde Lorenzi, la giovane promessa dello sci italiano scomparsa tragicamente a soli 19 anni durante un allenamento sui ghiacciai della Val Senales, in Alto Adige.
All’interno della chiesa, già gremita, siedono familiari, amici e rappresentanti del mondo dello sport e delle istituzioni. In prima fila, la nonna materna di Matilde, affettuosamente chiamata “Matildina” da amici e parenti, la nonna Rosina, che tra le lacrime ha sussurrato: “Il Signore ci ha portato via una meraviglia”. Accanto a lei, il dolore muto dei genitori, dei fratelli e del fidanzato, che si stringono in un abbraccio vicino alla bara adornata da un cuscino di rose rosse e bianche, sulla quale è appoggiato il suo cappello da alpina, un segno della sua appartenenza alle truppe alpine dell’Esercito.
Tra i presenti, anche il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, la sottosegretaria alla Difesa, Isabella Rauti, e alti rappresentanti dell’Esercito, con cui Matilde era tesserata. Molti giovani, alcuni in tuta da sci delle rispettive società sportive, indossano al braccio una fascia con il nome di Matilde, simbolo di rispetto e amore per una compagna che ha lasciato un segno profondo.
Con parole strazianti, la sorella Lucrezia ha ricordato Matilde: “Ci lasci un vuoto immenso, devastante. Mi manca l’aria da lunedì. Sono sicura che sarai proprio tu a guidarmi nelle mie scelte. Buona discesa libera, Matildina”. Anche la mamma le ha rivolto un ultimo pensiero: “Diciannove anni fa sei arrivata in fretta e lunedì hai deciso di andare via altrettanto in fretta. Voglio ringraziarti perché papà e io abbiamo avuto la fortuna d’essere scelti da te.”
L’atmosfera è stata di profonda commozione, in un ultimo abbraccio collettivo a una giovane vita spezzata, ricordata da tutti con amore e riconoscenza.
Commenta per primo