Stellantis Pomigliano: oggi riprende la produzione delle auto. Ieri il tavolo sindacati-Regione

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Stellantis Pomigliano: la produzione di Alfa Romeo Tonale

POMIGLIANO D’ARCO – A 24 ore dall’accordo siglato martedì al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), le società Trasnova, Logitech e Teknoservice hanno formalizzato la revoca delle procedure di licenziamento per un totale di 249 lavoratori. L’intesa prevede una proroga di un anno per i contratti tra Trasnova e Stellantis, inizialmente in scadenza il 31 dicembre 2024. La decisione ha posto fine così a otto giorni di proteste dei lavoratori davanti ai cancelli dello stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco. Il presidio è stato rimosso. Intanto la ripresa produttiva in fabbrica è fissata già per oggi: nello stabilimento si tornerà a lavorare su Panda e Alfa Romeo Tonale, con i lavoratori richiamati in fabbrica per entrambi i turni. Contestualmente, Stellantis ha revocato la cassa integrazione prevista per oggi e domani, puntando a recuperare i giorni di produzione persi. Parallelamente, ieri si è tenuto a Palazzo Santa Lucia un tavolo regionale convocato dal governatore Vincenzo De Luca, che ha visto la partecipazione dei sindacati confederali e di categoria. Tra i principali temi discussi, il futuro della transizione energetica e industriale di Stellantis e dell’intero settore automotive campano. E soprattutto si è discusso di ciò che accadrà al Mimit il 17 dicembre al vertice convocato dal Ministro Urso con tutte le parti in campo, anche con il gruppo automobilistico italo-francese. Il presidente De Luca infatti ha raccontato della telefonata intercorsa il giorno prima proprio con Adolfo Urso sulla vicenda Stellantis.  “Abbiamo ribadito – sottolineano Giovanni Sgambati e Crescenzo Auriemma, segretari generali di Uil e Uilm Campania – l’importanza di confermare gli impegni presi dal ministro Urso, ma riteniamo che il tavolo debba essere spostato a Palazzo Chigi per dare maggiore centralità alla questione.” E per Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania sono necessarie “risposte immediate” sul piano produttivo per gli stabilimenti di Pomigliano e Pratola Serra. “La soluzione trovata per Trasnova evita, per ora, i licenziamenti, ma serve una riflessione più ampia sull’intero settore, che in Campania coinvolge circa 20 mila addetti tra diretti e indiretti.”, dice ancora Ricci che ha anche sollecitato il Governo ad assumere un ruolo attivo nella vertenza, richiedendo provvedimenti d’urgenza e un intervento deciso della presidente Meloni. Per i sindacati è comunque indispensabile e prioritario un piano strategico che garantisca investimenti mirati e politiche di sostegno per il settore automotive in Campania. “È indispensabile – affermano in una nota congiunta, il Segretario Generale della Fim Campania, Giuseppe De Francesco, ed i segretari generali della Fim di Napoli, Biagio Trapani, e di quella Irpinia-Sannio, Luigi Galano – salvaguardare i livelli occupazionali e promuovere lo sviluppo industriale del territorio, aggiungendo che la transizione verso la mobilità sostenibile deve essere al centro delle politiche industriali regionali”. E c’è per il sindacato anche una questione di formazione da affrontare: “E’ urgente – spiega Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania definire percorsi formativi per adattare le competenze dei lavoratori alla produzione di veicoli elettrici. Un anno passa in fretta. Servono politiche attive e concrete per garantire un futuro a questi lavoratori”. “Dobbiamo pretendere politiche industriali concrete – aggiunge Bonavita – che tutelino i lavoratori e favoriscano il rilancio del settore, puntando a raggiungere l’obiettivo del green deal.” Al tavol oltre l’Assessore al Lavoro e Attività Produttive della Regione, Antonio Marchiello anche Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale. “Oggi più che mai è indispensabile fare squadra – dichiara Ciarambino – al di là dei colori politici, per difendere le eccellenze produttive dell’automotive campano. Promuoverò un incontro tra sindacati e consiglieri regionali per garantire che la politica si attivi a tutti i livelli nella difesa del comparto e dei lavoratori.”  Sempre ieri il Ministro Adolfo Urso nel corso dell’incontro con l’Anfia ha anticipato le sue intenzioni in vista del tavolo del 17 dicembre: “Chiederemo a Stellantis – spiega Urso – che nessun stabilimento in Italia sia chiuso e che non ci siano licenziamenti. Proporremo inoltre un nuovo patto con le imprese della componentistica per affrontare le sfide della transizione industriale.”

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