Agricoltura 4.0: aziende campane puntano sull’innovazione e l’intelligenza artificiale con Hortobot

hb700
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NAPOLI – Sono decine le richieste di imprese agricole campane ed anche di aziende manifatturiere del Mezzogiorno, interessate all’industrializzazione di un macchinario “made in Italy” il cui prototipo ha dimostrato dopo un’ampia sperimentazione, che il settore può essere davvero rivoluzionato con l’intelligenza artificiale e la cosiddetta agricoltura 4.0.  Questo macchinario evoluto ed intelligente lavora in modo autonomo e consente alle aziende agricole di coltivare gli appezzamenti di terreno utilizzando tecnologie avanzate per rendere la loro produzione più efficiente e sostenibile, garantendo maggiori guadagni, una riduzione degli sprechi e soprattutto un minor impatto ambientale.  Insomma, è il futuro dell’agricoltura. L’apparecchiatura concepita ed ingegnerizzata da HORTObot, azienda italiana, leader nel settore del “Precision Farming 4.0” si chiama HB700. Una invenzione questa di Hortobot che sta spopolando dappertutto, tanto che sono numerosissime le richieste da aziende di tutto il Paese ed in particoalre dalla Campania, Sicilia e Puglia, per poter industrializzare su larga scala questa sorta di “contadino-robot” che sta rivoluzionando l’agricoltura ed in modo di coltivare. «I risultati della nostra sperimentazione sono confortanti- spiega Roberto Minetto, Presidente e Co-Founder di HORTObot.  I parametri da noi osservati indicano un aumento delle produzioni soprattutto un’ottimizzazione dello spazio coltivato reso possibile dal nostro macchinario e, non per ultimo, una cosa molto importante è il risparmio delle ore uomo che l’azienda agricola deve andare a impiegare . Ore uomo che possono essere dirottate in attività a più alto valore aggiunto.».

HB700-800, sfruttando il potenziale offerto dalle tecnologie abilitanti della quarta rivoluzione industriale, è  in grado di operare su grandi colture per la lavorazione del terreno, la semina, la fertilizzazione, la somministrazione di trattamenti di difesa e l’irrigazione dei campi.

Il macchinario il cui prototipo è stato ampiamente sperimentato e che sarà al più presto industrializzato da una delle tante aziende che ne ha compreso la grandissima innovazione e potenzialità e che sta facendo richiesta del brevetto, farà fare sicuramente un grande passo in avanti all’agricoltura italiana.

«HORTObot nasce fondamentalmente per rispondere all’esigenza del mondo agricolo- spiega ancora Minetto, –  Le aziende agricole oggigiorno hanno sempre più bisogno di ricercare la sostenibilità e soprattutto quell’ aumento della produzione e il miglioramento della qualità del lavoro. HORTObot risponde a tutte queste esigenze con il nostro macchinario innovativo.  HORTObot si sta affacciando adesso in un percorso di industrializzazione- prosegue–  siamo alla ricerca di un partner che abbia competenze trasversali quali in ambito meccatronico- elettronico- informatico,  ma soprattutto che sia adatto a cogliere le nuove sfide che i mercati propongono. Il nostro robot è dirompente sicuramente andiamo cercando un partner che lavora già in questi ambiti. Soprattutto in ambito  di progettazione di macchinari innovativi agricoli. »

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