Stellantis Pomigliano: la protesta Trasnova blocca la fabbrica, finiti i componenti e stop alle attività

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La protesta dei lavoratori di Trasnova ad oltranza davanti allo stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco

POMIGLIANO D’ARCO – Lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco si ferma sui turni del secondo e terzo turno a causa della mancanza di materiali, conseguenza del blocco dell’ingresso merci attuato dai lavoratori Trasnova. L’azienda di logistica e trasporti, senza il rinnovo della commessa da parte del colosso automobilistico, rischia di lasciare senza lavoro 400 dipendenti, 90 dei quali impiegati nello stabilimento campano.

Anche questa mattina, i lavoratori hanno presidiato l’ingresso merci, allestendo un simbolico albero di Natale decorato con biglietti recanti i nomi dei dipendenti e la scritta “licenziato”. “Questo è il nostro regalo di Natale da parte di Stellantis – denunciano i lavoratori –. Non dovevamo essere trattati così. Dopo anni di lavoro ci licenziano, e lo fanno a Natale”.

I sindacati chiedono un intervento immediato. “Serve un tavolo urgente al Mimit – afferma Giuseppe Raso, segretario generale della Fismic di Napoli –. Nei prossimi giorni è previsto un tavolo per l’automotive, ma questa vertenza deve avere una priorità. Questi lavoratori saranno licenziati a fine anno”. Raso ha anche sollecitato un incontro con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, affinché il caso non passi inosservato.

Intanto Stellantis ha comunicato il fermo della produzione sui turni di oggi, con richiesta di cassa integrazione per lo stabilimento di Pomigliano. La tensione resta alta, e il futuro dei lavoratori Trasnova appare sempre più incerto.

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