NAPOLI – Dopo la bomba Maradona, la bomba scudetto, la Kvara e la georgiana, ecco la bomba Sinner che, come le altre, è capace di staccare di netto una mano quando esplode. Scovarla, tra i 486 ordigni illegali di vario tipo sequestrati dai carabinieri di Napoli, è stato piuttosto facile, visto è di colore arancione, come i capelli del campione altoatesino. I Carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento di un 24enne incensurato, trovando 486 ordigni illegali per un peso complessivo di quasi 50 chili. Il giovane è stato arrestato e ora deve rispondere di detenzione illegale di materiale esplosivo. Ma il caso di Pozzuoli non è isolato. In tutta la provincia, le forze dell’ordine stanno lavorando senza sosta per contrastare il traffico di botti illegali, che spesso vengono conservati in condizioni precarie, aumentando esponenzialmente il rischio di esplosioni accidentali.
Negli ultimi mesi, i sequestri si sono moltiplicati. A Qualiano, San Marcellino e Mugnano, operazioni mirate hanno portato al ritrovamento di decine di chili di esplosivi, con interventi decisivi del Nucleo Artificieri per mettere in sicurezza aree densamente abitate. Il traffico di botti illegali non si ferma ai confini regionali: grazie al web, gli ordigni vengono venduti in tutta Italia e perfino spediti all’estero, come dimostrato dall’arresto a Napoli Pianura, dove un 36enne stava per esportare petardi illegali in Germania.
Le operazioni rivelano uno scenario preoccupante: materiali esplosivi conservati in cantine o abitazioni, spesso vicine a scuole e luoghi frequentati da famiglie, esponendo cittadini ignari a rischi enormi. Anche un semplice surriscaldamento di un cellulare può causare una deflagrazione, trasformando quartieri tranquilli in potenziali scenari di tragedie.
L’inizio del traffico è ormai anticipato rispetto al passato, con i criminali organizzati che sfruttano giovani senza precedenti penali come insospettabili custodi. Gli artificieri, impegnati in sequestri e brillamenti controllati, sottolineano la devastante pericolosità di questi ordigni, che spesso contengono quantità di polvere da sparo superiori a quelle di molte armi convenzionali.
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