POMIGLIANO D’ARCO, Napoli – Commissione d’accesso al Comune di Pomigliano d’Arco per la verifica degli atti amministrativi. Lo ha reso noto la stessa amministrazione comunale, in una nota nella quale si sottolinea che la Commissione, inviata dal Prefetto di Napoli, si è insediata questa mattina. “Poiché siamo tranquilli e certi dell’operato integerrimo di questa amministrazione comunale – ha commentato il sindaco di Pomigliano, Raffaele Russo – attendiamo i riscontri della stessa Commissione d’accesso con la massima serenità”. L’opposizione in Consiglio Comunale resta comunque cauta nelle dichiarazioni: “Aspettiamo gli esiti del lavoro della Commissione d’accesso con il nostro consueto senso istituzionale e ci mettiamo a disposizione della stessa per quanto di nostra conoscenza e competenza. Intanto esprimiamo la nostra solidarietà alla comunità cittadina, che merita ben altre ribalte mediatiche”. Lo ha dichiarato Marco Iasevoli, consigliere comunale di minoranza della civica ‘Per’ a Pomigliano d’Arco. “In attesa di conoscere le motivazioni che hanno portato all’invio di una Commissione d’acceso – ha aggiunto – dobbiamo ammettere che la notizia non ci sorprende più di tanto. E ci sembra opportuno ricordare le circostanze in cui, in modo pubblico e nelle sedi istituzionali, abbiamo evidenziato quanto potevano essere dannose per la città sia talune dichiarazioni politiche sul rapporto tra territorio e malavita, sia diverse scelte amministrative”. In una nota il Prefetto di Napoli fa sapere che “su delega del Ministro dell’Interno, ha nominato la Commissione di indagine presso il Comune di Pomigliano d’Arco, per verificare la sussistenza di tentativi di infiltrazione e/o di collegamenti della criminalità organizzata nel contesto dell’amministrazione del suddetto Comune. L’accesso avrà durata di tre mesi, prorogabili una sola volta per ulteriori tre mesi”. Già in passato, in precedenti amministrazioni comunali, non guidate dall’attuale maggioranza, era stata inviata la Commissione d’accesso dalla Prefettura. In nessun caso erano poi seguiti ulteriori atti.
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