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Capri-Napoli trofeo Farmacosmo: nella prova open festa australiana con tre anni di ritardo

NAPOLI  – Festa australiana nella seconda prova open della Capri-Napoli trofeo Farmacosmo. Sono stati in tutto dodici i rappresentanti della “terra dei canguri” ad essere arrivati a Napoli per nuotare i 36 chilometri che separano l’isola azzurra dalla terra ferma e più precisamente dal Circolo Canottieri Napoli, dove si è conclusa ieri, martedì 27 giugno, la prova partita come di consueto da Le Ondine Beach Club: quattro impegnati nella prova solo (insieme ad una statunitense e ad un italiano), due in coppia e i restanti sei in un’unica staffetta. Una festa che arriva con tre anni di ritardo: un gruppo molto più folto di australiani (quasi una cinquantina) aveva deciso di sobbarcarsi il lungo viaggio e l’affascinante traversata a nuoto già nel 2020. Ma quella sfida fu annullata a causa della pandemia: “Il lockdown comportò in tutti noi una fortissima delusione. Ma non ci siamo arresi, mantenendo i contatti con Luciano Cotena, organizzatore con la sua Eventualmente Eventi & Comunicazione della manifestazione. E dopo tre anni, anche se in numero ridotto rispetto al 2020, siamo riusciti a coronare il nostro sogno”. A parlare è Simon Jones, 43 anni, il primo ad avere tagliato il traguardo dopo avere nuotato per 8 ore 34’ 22”. Alle sue spalle la prima donna, anche lei australiana, Jo Mc Connell, capace di concludere la traversata in 8.42.39. A seguire il duo composto da Justin Gately e sharyn Adams, che hanno fatto segnare il tempo di 8.56.27. La staffetta (Maria Chiara Murgia, Lauren Reece, Rebecca Kazmierczak, Therese Kazmierczak, Sally Turner e Mattew Spencer) ha invece impiegato 10.06.48 per completare i 36 km a nuoto.

Felice per la sua prova Simon Jones, venuto a Napoli con la famiglia (moglie e due figlie): “È stata la prima volta che ho nuotato una distanza superiore ai 25 km. Non nascondo che più che lo sforzo fisico, quello che mi ha creato problemi è stato l’aspetto mentale. A metà gara non sapevo più a cosa pensare: ho chiesto alla mia barca di farmi ascoltare musica e ho provato a scrutare all’orizzonte le bellezze che si intravedevano dal mare, a cominciare dal Vesuvio. Alla fine, non posso che ritenermi soddisfatto”.
Un attestato d’amore per Napoli e per l’Italia il suo, tanto da avere deciso di trascorrere nel nostro Paese i prossimi mesi: “A Napoli ero stato da piccolo e non ricordavo nulla. Ora me la sono goduta e conto di godermela ancora. Non solo, abbiamo deciso di restare in Italia almeno per i prossimi sei mesi: ci stabiliremo ad Alassio e contiamo di vedere il Paese il più possibile. Anche le mie figlie, che frequenteranno qui la scuola, sono entusiaste all’idea di poter visitare le tante bellezze che offre l’Italia”.
Redazione Centrale

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