Parthenope-Mama finisce pari, vince Lavinia Piccolo, papà Graziano: “Miracoli esistono, lei è una guerriera”

Parthenope con Lavinia - foto Pinelli
Parthenope con Lavinia - foto Pinelli
Comincia con un 3-3 a Cercola l’avventura cadetta della Parthenope. Una partita spettacolare contro il Mama San Marzano, preceduta dal calcio d’inizio simbolico di Lavinia Piccolo, figlia del presidente Graziano, che ha vinto la sua battaglia al Gaslini di Genova. Accompagnata dal calore e dagli occhi lucidi di un palazzetto intero ha racchiuso in un gesto la bellezza dello sport come luce e testimonianza dell’affetto collettivo nei momenti oscuri.
UN PARI SUL PARQUET. Mister Oranges deve rinunciare a Maggio e Pipolo squalificati. Il primo squillo è di Bico, il cui diagonale viene praticamente sottratto al tabellino da Ferrante. Ci prova Caliendo, poi Ferraioli viene murato due volte da Cioce. La volée di Pispico, servito da corner, sibila a lato. A 12’33” splendida la costruzione del vantaggio: lancio di Virenti, di prima proprio Pispico serve Ferrante che non sbaglia per l’1-0. Il pareggio ospite è immediato con Ferrara che converge sul mancino e trova l’angolino dell’1-1. A due dal duplice fischio il Mama passa sull’imbucata per Ferraioli che di forza insacca l’1-2. Di Bico e Brillante le ultime chance prima del ritorno negli spogliatoi.
Nella ripresa Pispico comincia in grande spolvero affacciandosi in un paio di occasioni dalle parti di Pepe. A metà seconda frazione i granata, carichi di falli, tentano di respirare col power play ma un rilancio rapido di Cioce dà modo a Di Benedetto di lanciarsi e calciare a botta sicura. L’opposizione con la mano in area di Marco Adiletta provoca il rigore del 2-2 trasformato da Bico. Da un’altra iniziativa del pivot nasce il 3-2, sulla ribattuta il più lesto è Caliendo che sigla la prima realizzazione in maglia Parthenope. Granata più vivi che mai, in transizione l’estremo difensore locale deve mettere la manona su Coppola. Il bonus falli a rischio inoltre non scoraggia la truppa di Mele, nonostante due tentativi targati Ferrante e Di Benedetto: a 2’30” dalla fine quest’ultimo si becca il doppio giallo, l’uomo in più produce il 3-3 definitivo di Calabrese e soci con la doppietta di Francesco Ferraioli.
Sabato prossimo trasferta laziale sul campo del Real Ciampino Academy.
SALA STAMPA – Nel post gara tutta l’emozione del presidente Piccolo. “Volevo ringraziare innanzitutto tutti coloro che ci sono stati vicini – dice. – Sono stati trentadue giorni da incubo, però i miracoli e le vittorie esistono. Quando si lotta contro un male oscuro e si vince, la felicità è immensa. L’emozione non si può nascondere: Lavinia è stata una guerriera, mai vista tanta forza. Molta ne abbiamo donata noi, ma ad 11 anni non ci si aspetta questa voglia di combattere e di vincere”.
Coach Ivan Oranges ha analizzato il verdetto del terreno di gioco. “Sul 3-2 con cinque falli a favore potevamo far girare un po’ più la palla, una stranezza che in tanti minuti non abbiamo avuto il sesto e loro ne hanno avuti alcuni a limite. Il rammarico più grosso riguarda Di Benedetto che ha provato a fare un anticipo che non doveva fare, forse la situazione che ci ha penalizzato di più. A tratti una buona gara, in altri momenti no. Ci sta essendo la prima, abbiamo il tempo per aggiustare gli errori”.

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