Pomigliano: i Carabinieri arrestano un giovane che da mesi maltrattava gli anziani genitori

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POMIGLIANO D’ARCO – La sera del 2 febbraio i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Pomigliano d’Arco, agli ordini del Comandate Luogotenente C.s. Valerio Scappaticci, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Nola nei confronti di un giovane residente a Pomigliano d’Arco per il reato di maltrattamenti in famiglia, rapina ed estorsione ai danni del padre e della madre.

I FATTI

L’autore, dal 2023, maltrattava i genitori con i quali viveva. Tali atteggiamenti, si apprende, consistevano in quotidiane offese, minacce, percosse e vessazione psicologiche, sfociate lo scorso 9 gennaio in un tentativo di accoltellamento. Nell’estate del 2023, invece, aveva provato ad aggredire il padre con un bastone in legno, senza però colpirlo. Tali comportamenti erano quasi sempre accompagnati da incessanti richieste di denaro necessario all’acquisto di stupefacenti.

A seguito dei numerosi interventi dei Carabinieri della Stazione di Pomigliano d’Arco, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola, ha emesso il 22 gennaio un provvedimento di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con conseguente esecuzione da parte dei militari all’ordinanza di per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.

L’incubo però sembra non avere mai fine, infatti il 29 gennaio, il giovane, veniva sorpreso dai Carabinieri di Pomigliano d’Arco, presso l’abitazione della famiglia mentre cercava di estorcere denaro al padre e nell’occasione veniva tratto in arresto per violazione degli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria.

Giudicato con rito direttissimo veniva nuovamente posto in libertà.

L’ARRESTO

Venerdì 2 febbraio però, su richiesta di aggravamento della pena, il GIP del Tribunale di Nola ha emesso, definitivamente, per il giovane, ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita nell’immediatezza dai Carabinieri della Stazione di Pomigliano d’Arco, che rintracciavano l’uomo mentre provava a darsi alla fuga.

Dopo le formalità di rito l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale.

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