CASALNUOVO DI NAPOLI – 30 anni di reclusione per Domenico Iossa, il 19enne reo confesso dell’omicidio di Simone Frascogna, assassinato a 19 anni, nel centro di Casalnuovo, la sera del 3 novembre 2020, dopo una lite per motivi di viabilità. È quanto ha stabilito questa mattina la prima sezione della Corte di Assise di Napoli, presieduta da Teresa Annunziata. Per l’assassinio di Simone erano già stati condannati i due complici di Iossa, F.T., 17 anni, di Casalnuovo, al quale sono stati inflitti 10 anni di reclusione e C.B., anche lui 17enne, che il gup del tribunale dei minorenni ha condannato a 7 anni di reclusione.
“Non ci sto – le parole della madre di Simone, Natascia Lipari, al momento della lettura della sentenza. Lo stato Italiano oggi, 16 dicembre 2021, ha ucciso di nuovo mio figlio. Non ci sto e non ci starò a questa sentenza, perché doveva uscire una sentenza di ergastolo! Siamo stati condannati noi famiglia perché a mio figlio, il 3 novembre 2020, gli hanno dato la condanna di pena di morte. Arriverò a Strasburgo, chiamerò in causa lo stato italiano, perché lo stato Italiano sta tutelando gli assassini. Sta dicendo uccidete, perché tanto non vale nulla la vita dell’essere umano. In mano abbiamo un video. Quel video non l’ho mai voluto vedere e continuerò per il momento a non vederlo, ma in appello farò girare quel video attraverso voi giornalisti per far capire come viene ucciso mio figlio e con quale crudeltà. Io non ci sto!”.
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