ROMA – Oggi si decide il destino di Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, nel contesto della controversia con Juan Jesus del Napoli, sorta in seguito alla partita Inter-Napoli del 17 marzo. Il giudice sportivo, Gerardo Mastandrea, è pronto a pronunciare la sentenza, dopo aver esaminato i documenti forniti sabato dal procuratore federale Giuseppe Chiné. Quest’ultimo ha raccolto le deposizioni dei due atleti tramite videoconferenza. Da una parte, il calciatore brasiliano del Napoli ha dichiarato di essere stato vittima di un insulto razzista da parte di Acerbi, il quale avrebbe esclamato: “Vai via nero, sei solo un n…”. Dall’altra, Acerbi ha respinto l’accusa di razzismo, sostenendo che ci sia stato un malinteso e che l’uso della parola ‘nero’ non aveva intenti dispregiativi. Le possibili conseguenze per Acerbi? In caso di conferma dell’insulto razzista, il giocatore rischia una squalifica minima di dieci giornate o una sanzione a tempo determinato, in base all’articolo 28 del Codice di giustizia sportiva, che punisce ogni atto di discriminazione. Se invece non fosse dimostrato l’uso di espressioni razziste, potrebbe comunque essere sanzionato per comportamento gravemente antisportivo ai sensi dell’articolo 39 del medesimo codice, lo stesso invocato per la rissa tra Lukaku e Ibrahimovic nel derby di Coppa Italia 2021, con una squalifica base di due giornate, suscettibile di aumento in presenza di aggravanti.
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