NAPOLI – Un polo di eccellenza per la produzione radar nello stabilimento Fusaro a Bacoli. Secondo i piani di Leonardo, infatti, questo sito industriale diventerà il centro nazionale per la produzione e il supporto logistico di radar, incluse le schede di microelettronica attualmente prodotte e integrate a Giugliano. Quindi tutte la attività svolte finora nel sito di Giugliano che verrà chiuso, saranno spostate al Fusaro. Dunque dopo le Aerostrutture di Leonardo anche la divisione Elettronica per la Difesa è pronta ad una radicale ottimizzazione dei propri stabilimenti con un piano di crescita e sviluppo quinquennale che punta a conquistare la leadership europea con un investimento complessivo di 200 milioni di euro. Secondo i piani però, nonostanmte la chiusura dello stabilimento di Giugliano non verrà perso un solo posto di lavoro, perché tutti gli addetti saranno trasferiti in quello del Fusaro. Anzi il piano presentato oggi per la prima volta ai sindacati nazionali prevede ulteriori assunzioni anche in Campania. «Le missioni attuali dei siti che vedranno il trasferimento di attività – spiega iAntonio Liotti, responsabile Hr di Leonardo – saranno confermate sui nuovi siti. In più, diciamo che se da un lato salvaguardiamo e facciamo crescere anche quantitativamente l’organico, sicuramente dappertutto ci sarà anche una crescita qualitativa, sia per seguire l’evoluzione dei processi industriali che richiedono anche competenze adeguate». «Al centro del piano – conclude Liotti – c’è sicuramente una rinnovamento delle competenze della forza lavoro, una salvaguardia dell’occupazione che non solo è salvaguardata ma è addirittura incrementata, e una salvaguardia delle missioni dei siti che confluiscono nei nuovi centri di eccellenza». Dopo aver già dato oggi queste indicazioni ai sindacati la società si appresta a «tradurle in un documento formale che indicherà l’evoluzione di ogni stabilimento in termini di missioni, risorse, attività. Sarà fatto a breve convocando un nuovo incontro con i sindacati». «Perno del processo di rafforzamento delle linee produttive – afferma Gabriele Pieralli, capo della Divisione Elettronica di Leonardo – sarà la “Factory of the Future”, il modello per una fabbrica intelligente, già in corso di sviluppo nel Regno Unito, che, incorporando i concetti di Industria 4.0 e Digital Manufacturing, con l’ausilio di robotica e sistemi digitali garantirà processi produttivi più efficienti e sostenibili». «A questo – spiega Pieralli – si aggiungerà una nuova organizzazione ancora più integrata dell’Ingegneria con la produzione e investimenti mirati su tool e infrastrutture digitali, per consentire maggiore tracciabilità dei flussi, l’automazione dei processi e degli impianti di produzione». Il sindacato per ora si mantiene cauto: «In questa operazione – sottolinea dichiara Bruno Cantonetti, segretario nazionale Uilm e Coordinatore settore aerospazio – si deve adottare la massima cautela e gli investimenti devono privilegiare l’occupazione e lo sviluppo del territorio. Nei prossimi giorni ci saranno nuovi incontri di approfondimento per conoscere dettagli sull’impatto e sulle ricadute occupazionali. Non potremo mai discutere di un progetto che preveda riduzione di organico, perdita o trasferimenti di attività in altri siti, ma soprattutto non potremo accettare un progetto che non sia condiviso dai lavoratori».
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