Carabinieri arrestano due volte pusher 19enne nell’arco di due giorni

scampia carabinieri

NAPOLI – A Scampia è incessante l’impegno dei Carabinieri nel contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. A dimostrare lo sforzo profuso sono gli arresti effettuati in questi ultimi 20 giorni. Sono 7 infatti gli arresti per droga effettuati. Una vendita al dettaglio costante e quotidiana che fornisce al potenziale cliente una notevole varietà di prodotti. Dalla cocaina all’eroina passando per l’hashish e la marijuana senza dimenticare l’intramontabile cobret. Quest’ultima droga dà l’effetto di un morso di un cobra (da qui il nome) ed è una sostanza derivante dagli scarti dell’ eroina e dalla lavorazione dell’oppio. Pericolosissimo e assai dannoso, il cobret spesso viene accostato al noto quartiere napoletano ed è il sintomo di una dipendenza a bassissimo costo che si propaga in tutte le fasce economiche della popolazione.
Gli arrestati sono vecchie conoscenze delle forze dell’ordine ma non mancano soprese come incensurati o giovanissimi pusher alle prime armi.

L’ultimo a finire in manette ieri ed è emblematico perché l’arrestato ha 19 anni e a processo è andato 2 volte in poco più di 48 ore.
La vela è sempre la stessa, la rossa, anche i Carabinieri non cambiano e sono quelli della Compagnia Stella. A finire in manette Francesco Pio Esposito, 19enne del posto che solo due giorni prima aveva provato la stessa esperienza. A fargli compagnia questa volta nabil ghribi, 32enne di origini tunisine.
I militari hanno fermato al piano terra il 32enne e lo hanno perquisito. Nelle sue tasche la somma contante di 110 euro. Probabilmente era il “palo” visto che poco più sopra i Carabinieri hanno bloccato Esposito che nelle tasche aveva poco più di 200 euro. Accanto a lui – in un’intercapedine delle parete – 8 dosi di cobret, 27 di crack, 1 di eroina, 16 di cocaina e 7 dosi di hashish. Droga e denaro sono stati sequestrati mentre i 2 arrestati che risponderanno di detenzione di droga a fini di spaccio sono stati trasferiti in carcere in attesa di giudizio.

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