Chiesti 259 anni di carcere per il clan Cacciapuoti-Ferrara

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Nicola Gratteri, 65 anni, procuratore di Napoli

NAPOLI – Nella sala d’udienza presieduta dal gup Chiara Bardi a Napoli, la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) ha avanzato una richiesta complessiva di 259 anni di reclusione nel corso del processo in rito abbreviato ai membri del clan Cacciapuoti-Ferrata di Villaricca. Gli imputati, 19 in totale, includono esponenti di spicco e affiliati minori di queste famiglie criminali operanti nella provincia partenopea.

Le richieste di condanna sono state presentate dai sostituti procuratori Maria Sepe e Simona Rossi, che hanno concluso la loro requisitoria evidenziando la gravità delle accuse rivolte agli imputati. Le pene richieste variano significativamente: per i due Luigi Cacciapuoti, di 57 e 64 anni, sono stati richiesti 20 anni di carcere ciascuno, mentre per Annunziata Landolfo la richiesta è stata di 3 anni.

Un ventesimo imputato ha optato per il patteggiamento, scegliendo di non affrontare il processo. Il gruppo degli imputati è rappresentato da un numeroso collegio di difensori, tra cui spiccano gli avvocati Raffaele Chiummariello, Vincenzo Strazzullo, Leopoldo Perone e Domenico Dello Iacono, che si apprestano a contrapporre le argomentazioni della difesa alle severe richieste dell’accusa.

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