NAPOLI, 23 MAGGIO 2025 – All’esterno dello Stadio Diego Armando Maradona è già scoppiato il delirio. Mancano ancora diverse ore al fischio d’inizio di Napoli-Cagliari, la sfida che potrebbe consegnare ai partenopei il tanto atteso scudetto, ma il clima è già quello delle grandi occasioni. I cancelli dello stadio sono stati appena aperti, ma da ore la zona di Fuorigrotta è invasa da un’onda azzurra inarrestabile.
Cori, tamburi, fumogeni e bandiere hanno trasformato l’attesa in una festa popolare. Gruppi di tifosi hanno acceso fuochi d’artificio e cantano ininterrottamente gli inni della squadra, con i più giovani arrampicati sulle ringhiere a scandire i nomi dei propri idoli, mentre le famiglie scattano selfie con il murales di Maradona, che oggi più che mai sembra vegliare su un popolo in trepidazione.
Il corteo degli ultras si è mosso fin dalle prime luci del pomeriggio, scortato da bandiere e striscioni, con megafoni che intonano “Un giorno all’improvviso” tra lacrime, abbracci e birre gelate. Le bancarelle vendono magliette celebrative con il numero 3 e lo slogan “Campioni d’Italia”, mentre l’aria profuma di speranza e polvere da sparo.
Napoli sogna ad occhi aperti, in bilico tra scaramanzia e fede calcistica, con lo stadio che si prepara a diventare il teatro di una notte storica. Qualunque sarà il risultato, fuori dal Maradona, il popolo azzurro ha già deciso: è tempo di festa.