NAPOLI – Duro colpo ai clan camorristici Troncone e Frizziero nei quartieri occidentali di Napoli. Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Comando Provinciale stanno eseguendo una maxi operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia che ha portato all’arresto di 24 persone gravemente indiziate di appartenere a due organizzazioni criminali attive tra Fuorigrotta e Chiaia.
Il provvedimento cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea, prevede 15 custodie cautelari in carcere, 6 arresti domiciliari e 3 misure interdittive dell’attività imprenditoriale. Tra i destinatari figurano i vertici dei clan, che gestivano un vero e proprio sistema parallelo fondato sul racket, sul traffico di droga, sulla detenzione di armi, sul contrabbando di sigarette e sul controllo capillare dei parcheggiatori abusivi e degli ormeggi.
Le indagini, condotte tra il 2020 e il 2023 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, hanno ricostruito numerosi episodi estorsivi, non solo ai danni di esercizi pubblici, ma anche nei confronti di soggetti già coinvolti in attività illegali, come spacciatori, contrabbandieri e parcheggiatori abusivi, costretti a versare regolarmente somme di denaro come “tassa” per operare nei territori controllati dai clan.
Particolarmente rilevante è l’emersione di un sofisticato sistema di reimpiego dei proventi illeciti. Il clan Troncone, in particolare, avrebbe investito i guadagni ottenuti da droga e contrabbando nell’acquisto di natanti, intestati fittiziamente e poi noleggiati tramite una società con sede a Nisida. Il Gip ha disposto il sequestro preventivo delle imbarcazioni e il divieto di esercizio dell’attività imprenditoriale per la titolare e il marito, individuato come intermediario.
Non solo. Le indagini hanno anche documentato l’utilizzo illecito di telefoni cellulari introdotti clandestinamente in carcere, attraverso i quali i capi dei clan continuavano a gestire gli affari criminali, impartendo ordini anche dalla detenzione.
IL VIDEO DELLE INDAGINI