NAPOLI – L’Ingv-Osservatorio Vesuviano ha aggiornato la stima della scossa di terremoto che ha colpito i Campi Flegrei all’1:25 del 13 marzo, portandola da magnitudo 4.4 a 4.6. Si tratta del terremoto più forte registrato in Campania negli ultimi 40 anni.
L’aggiornamento della magnitudo
La revisione è emersa dal consueto studio settimanale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), che analizza con maggiore precisione gli eventi sismici. “Abbiamo modificato il valore dopo aver considerato la magnitudo durata, che è più alta perché il terremoto è stato particolarmente lungo”, ha spiegato Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano.
L’epicentro del sisma è stato localizzato sul lungomare di via Napoli, tra Napoli e Pozzuoli. L’evento è stato avvertito distintamente in tutta l’area flegrea e ha generato preoccupazione tra la popolazione.
Una differenza che non cambia l’impatto
Secondo gli esperti, la revisione di 0.2 gradi non modifica in modo significativo la mappa dell’accelerazione al suolo, che resta di quasi 1 g nella zona epicentrale, diminuendo rapidamente nelle aree circostanti.
Di Vito ha sottolineato che simili aggiornamenti sono normali nella prassi scientifica: “Ogni settimana effettuiamo un controllo più approfondito delle scosse rilevate in tempo reale per fornire dati più precisi. La revisione viene pubblicata nei nostri bollettini settimanali”.
Monitoraggio costante nell’area flegrea
I Campi Flegrei continuano a essere un’area sotto attento monitoraggio, data la loro intensa attività bradisismica. Gli esperti dell’Ingv continueranno a studiare l’evoluzione sismica della zona per valutare eventuali sviluppi e aggiornamenti.