NAPOLI, 18 LUGLIO 2025 – I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, su delega della Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno eseguito un sequestro preventivo d’urgenza per un valore complessivo di oltre 97 milioni di euro nei confronti di una società con sede a Casoria, attiva nel settore immobiliare e delle costruzioni.
Il provvedimento riguarda crediti derivanti da presunti investimenti nel Mezzogiorno e da imposte anticipate (denominati “DTA”). Le attività investigative, condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Frattamaggiore, sono partite da un controllo fiscale che ha evidenziato anomalie nei bilanci e nelle dichiarazioni della società.
Secondo quanto accertato, l’impresa aveva generato un milione di euro di credito per investimenti nel Sud e ben 96 milioni di euro in crediti DTA derivanti dalla trasformazione di perdite fiscali, previste dalla normativa emergenziale in epoca pandemica. Tuttavia, i militari hanno riscontrato l’assenza dei requisiti previsti: i beni acquistati non risultavano impiegati nel ciclo produttivo e le perdite dichiarate non giustificavano l’ammontare dei crediti.
La società aveva già utilizzato 420 mila euro attraverso compensazioni fiscali: 270 mila euro per sé e 150 mila euro per conto di una terza impresa con sede a San Prisco (CE), tramite accollo. Le somme residue giacenti sui conti correnti di entrambe le società sono state sottoposte a sequestro per equivalente.
Il rapido intervento delle autorità ha impedito l’utilizzo di ulteriori falsi crediti, tutelando le risorse pubbliche destinate al sostegno dell’economia legale.
