Incendio a Roccabascerana: un episodio che induce a diversi interrogativi

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Roccabascerana

ROCCABASCERANA, Avellino – L’altra notte il cielo di Roccabascerana è stato rischiarato dal sinistro colore di un grave incendio avvenuto in località Bottilli della frazione di Cassano Caudino.

Era da poco passata la mezzanotte quando il silenzio della valle è stato squarciato dal suono delle sirene dei mezzi di soccorso e di polizia. In lontananza si avvertiva il crepitio delle fiamme e l’esplosione dei vetri delle autovetture oggetto dell’incendio.

Nell’occorso non si sono avuti danni a persone. Nell’incendio state coinvolte tre autovetture e la facciata di una abitazione fortunatamente disabitata.

Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Bonea che hanno spento il rogo ed i Carabinieri, i quali hanno avviato le indagini per verificare l’origine delle fiamme, dolo o fatto accidentale.

Fin qui il fatto di cronaca, ma analizzando la situazione di degrado che da qualche anno vive questo sventurato paese, preda di malfattori di ogni risma e provenienza, furti in abitazione, furti di legna nelle campagne, pascolo abusivo, atti vandalici, fiorente commercio di stupefacenti, mi sovviene la giusta lamentela che da più parti viene fatta, quale sarebbe il motivo per cui un giovane dovrebbe restare in questo posto, formare famiglia e crescere i propri figli in tale degrado.

Qualche tempo fa ho scritto che alcune aree di questo territorio sono state dimenticate da tutti, fino a pochi anni orsono, quello che nel sociale non ha saputo mai dare la politica era  assicurato  dalla chiesa,intesa come comunità parrocchiale,  adesso, complice anche la carenza di sacerdoti vocati a questa missione, anche questa funzione è venuta meno, ed ecco che allora i nostri giovani, allo sbando, disorientati trovano unico ricovero nei bar, nell’alcool ed in altre forme di sballo che li conducono su strade sbagliate.

E’ giunta l’ora che chi può fare qualcosa per questo sventurato paese, si rimbocchi seriamente le maniche e si faccia sentire nelle sedi opportune. Ricordiamo a costoro che non si vive di solo edilizia. Paghiamo  esosi tributi locali che, visto lo stato pietoso in cui versano le strade, la pubblica illuminazione e la rete idrica, a volte assurgono al rango delle famigerate  gabelle di regia memoria. Dobbiamo avere il coraggio di pretendere servizi e rappresentanza adeguata. Non c’è piu’ tempo da perdere.

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