Università di Salerno: progetto ‘Starthub’ con fondazione Poloterra, primo incontro per favorire ‘matching’ tra spin off e imprese

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SALERNO – Prende corpo il progetto STARTHUB dell’Università di Salerno e della Fondazione di partecipazione ‘Polo Terra’, che opera nei settori dell’agricoltura e dell’agro-industria, dell’ambiente e della farmaceutica, con l’obiettivo di diffondere conoscenza e cultura scientifica, sensibilizzare le comunità all’innovazione e sviluppare attività di sostegno alla ricerca e all’alta formazione.
Il Progetto STARTHUB nasce con l’intento di avvicinare gli ‘spin off’, che sono realtà imprenditoriali composte da ricercatori, alle aziende e ai potenziali investitori.

In questo contesto, mercoledì scorso si è tenuto il primo appuntamento in programma di Laboratorio di coworking  che ha visto confrontarsi sul campo tutte queste realtà innovative nate nel contesto UNISA, per conoscersi.

“Dopo una fase di mappatura del territorio e di contatti con le aziende impegnate nel campo dell’innovazione – ha dichiarato la presidente della Fondazione Polo Terra, prof.ssa Rita Aquino – abbiamo creato le condizioni per favorire relazioni tra gli spin off e le realtà imprenditoriali più significative. L’obiettivo è quello di ottenere un’interazione che sia capace di far emergere quali innovazioni  chiedono le aziende e quali idee presentano gli spin off e, nel contempo, di offrire alla comunità quelle innovazioni che possono avere risvolti positivi in termini di crescita socioeconomica. Se volessimo soffermarci già solo sulle innovazioni nel campo sanitario – ha sottolineato Aquino -, potremmo valutare gli effetti positivi su un settore che, com’è noto, presenta non poche criticità. Va senza dire che questi effetti possono tradursi in servizi più efficienti per i cittadini con benefici per tutti, in particolare per le classi sociali meno abbienti”.

“Nel contesto di Polo Terra e UNISA – ha aggiunto la Presidente – abbiamo dato il via ad un modello di interazione che è primo in Italia e che sarà sicuramente esportabile in altre realtà nelle quali già si sperimentano i ‘contamination Lab’, ovvero i luoghi di contaminazione tra gli spin off. Nel mese di novembre terremo un altro evento durante il quale presenteremo a livello nazionale questo modello di interazione e i risultati ottenuti in questi mesi di verifica e sperimentazione.”

Presente all’incontro anche il vicepresidente della Fondazione PoloTerra, il dott. Pasquale Penza, che ha sottolineato come il progetto STARTHUB punti molto sulla realizzazione di sinergie e reti con il mondo imprenditoriale e con quello della ricerca per “portare tutto alla società”, dando al valore innovativo proprio degli spin off “una funzione sociale, senz’altro benefica per tutte le comunità. L’innovazione – ha affermato Penza – non deve mai essere fine a sé stessa, ma è tale se si traduce non solo nel giusto vantaggio per l’imprenditore che l’ha realizzata, ma anche in benefici sociali ed economici per le comunità. Un’innovazione è tale anche e soprattutto se incide nel sistema economico, favorendo investimenti e, conseguentemente, occasioni di formazione e specializzazione per i giovani e soprattutto nuova occupazione:”

La direttrice di Polo Terra, la dott.ssa Maria Rosaria Luciano, dal canto suo ha evidenziato un aspetto della mission della Fondazione: “La nostra – ha dichiarato – è una realtà che si propone di sviluppare un’attività di interazione  con il mercato, con le richieste che vengono da imprenditori che, spesso, non hanno a disposizione risorse adeguatamente in linea con il progresso tecnologico e le sempre più continue innovazioni. STARTHUB – ha aggiunto – serve anche ad assicurare una formazione di alto livello che risponda a queste esigenze. Su questo sentiero – ha concluso – continueremo a spenderci per promuovere lo sviluppo socioeconomico e culturale del territorio e delle nostre comunità locali.”

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