NAPOLI – Si è spento nella sua casa di Napoli il maestro Roberto De Simone, tra i più grandi interpreti e studiosi delle tradizioni popolari italiane. Musicista, compositore, regista e figura cardine della cultura napoletana, aveva 91 anni. Era stato dimesso da poco dall’ospedale dopo un periodo di ricovero per problemi di salute. Il decesso è avvenuto ieri sera poco dopo le 21. Accanto a lui, fino all’ultimo, la sorella Giovanna e il nipote Alessandro.
La notizia ha scosso il mondo della musica, del teatro e della cultura. De Simone ha segnato un’epoca, restituendo dignità e valore alla cultura popolare meridionale attraverso studi, spettacoli e produzioni indimenticabili.
I funerali sono in fase di allestimento e, salvo variazioni da parte della famiglia, si terranno mercoledì. “Siamo profondamente addolorati per la morte del maestro Roberto De Simone. Napoli perde un riferimento culturale che ha saputo portare nei decenni la nostra città in giro per il mondo, coniugando le antiche tradizioni con una straordinaria attitudine innovativa. A De Simone eravamo strettamente legati, consapevoli della sua grandezza artistica: per i suoi 90 anni, durante i festeggiamenti del Capodanno, a San Domenico Maggiore gli dedicammo un omaggio nell’ambito del progetto ‘Napoli Città della Musica’. Il concerto ‘Natale a Napoli alla Corte di Carlo di Borbone’ – realizzato dall’orchestra La Nuova Polifonia diretta da Alessandro De Simone insieme al coro Ensemble Vocale di Napoli – rappresentò un momento molto emozionante. Napoli e l’Amministrazione comunale ricorderanno De Simone come merita, per il suo apporto alla cultura italiana ed internazionale. Nell’ambito del compleanno per i 2500 anni della città, avevamo già previsto una mostra per ripercorrere la sua produzione al San Carlo”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.