Congresso Uil Campania: Sgambati «Dopo la riconferma De Luca ha sottovalutato il dialogo con sindacati e imprenditori»

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Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania

NAPOLI – Il segretario generale della Uil Campania, Giovanni Sgambati, nella relazione introduttiva a margine del 13esimo congresso del sindacato regionale lancia una critica al governatore De Luca: «Noi – ha spiegato -abbiamo avuto nella fase emergenziale del covid anche delle soluzioni condivise con la Regione, ma dopo la sua riconferma da parte di De Luca c’è una sottovalutazione del dialogo con le forze di lavoro e la stessa cosa lo dicono anche le forze datoriali». «Senza lo sforzo comune – ha aggiunto Sgambati  – pensare che da soli si possano trovare delle soluzioni penso che sia commettere un errore. D’altra parte oggi vedo inseguire da parte della Regione chi oggi propone l’autonomia differenziata e penso che in questi 25 anni la eccessiva autonomia alle Regioni abbia ulteriormente aperto il divario. Serve invece una forte coesione nazionale e una forte condivisione a livello territoriale. La sfida la vinciamo se torniamo a essere un Paese fortemente legato all’Europa e non una ruota di scorta dell’Europa». Replica di Palazzo Santa Lucia che arriva di lì a poco, poichè in sala è presente al congresso della Uil, Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della giunta regionale. «Loro lamentano ciò di cui ci lamentiamo noi nei confronti del Governo nazionale – ha spiegato Bonavitacola –  le Regioni sono state completamente scavalcate nel Pnrr ed è bene dirlo con chiarezza. E’ vero che il tavolo con i sindacati non sia stato ancora formato, ma ricordo che noi ogni giorno affrontiamo l’eredità di trasporti regionali disastroso, una sanità che trovammo disatrosa». «Parlare della Regione – ha aggiunto il vicepresidente della Regione Campania – perché non ha fatto il tavolo di monotoraggio mi pare riduttivo. Per la parte delle istituzioni occorre sviluppare un dialogo proficuo con il mondo del lavoro ma dobbiamo capire che il dialogo non basta, qui ci sono grandi vertenze che chiedono responsabilità precise e azioni concrete del governo nazionale e su questo siamo molto indietro».

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