NAPOLI – Ventitré anni dopo, la giustizia fa luce sull’omicidio di Giuseppe Scuotto, ucciso in un agguato di stampo camorristico a Napoli. La Polizia di Stato ha arrestato due uomini, ritenuti i responsabili materiali dell’omicidio avvenuto nel maggio del 2000, quando Scuotto, capo zona del clan Contini nel quartiere del Vasto, fu colpito mentre percorreva corso Novara su un ciclomotore.
L’indagine, ripresa nel novembre 2022 dalla Squadra Mobile di Napoli, si è basata sulle nuove dichiarazioni di collaboratori di giustizia e su moderne tecniche investigative, come le intercettazioni telematiche, che hanno permesso di raccogliere prove decisive a carico dei sospettati. Gli arrestati, legati ai clan Licciardi e Contini, avrebbero agito nell’ambito di una “purga” interna. Scuotto, infatti, era accusato di gestire affari illeciti senza il consenso dei vertici e si sospettava che potesse collaborare con le autorità.
La vittima, figura di spicco del clan, aveva attirato attorno a sé un gruppo di giovani affiliati con ambizioni di espansione e controllo del territorio, mettendosi in contrasto con le direttive della sua stessa organizzazione. Il nuovo intervento investigativo, fondato sulla rilettura dei documenti del 2000, ha permesso di chiudere una lunga pagina di mistero, restituendo una risposta alla comunità colpita da quel tragico episodio di criminalità organizzata.