NAPOLI, 10 GIUGNO 2025 – La Polizia di Stato, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia di NAPOLI, ha eseguito questa mattina 45 misure cautelari in diverse località della provincia e in altre aree d’Italia. L’operazione ha smantellato un’organizzazione criminale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, capeggiata da tre avvocati del Nolano.
Undici persone sono state arrestate e condotte in carcere, 23 sono finite ai domiciliari e altre undici sono sottoposte a misure meno afflittive. Tra gli arrestati anche un poliziotto, ritenuto responsabile di aver fornito supporto informatico al gruppo.
L’inchiesta è partita nel 2023 a seguito delle denunce di lavoratori stranieri che avevano pagato fino a 10mila euro per accedere in Italia sfruttando il sistema dei “click-day”. L’organizzazione gestiva illecitamente 40mila domande, molte delle quali caricate utilizzando SPID di imprenditori compiacenti.
I tre avvocati erano a capo di altrettanti CAF e grazie al volume d’affari generato, uno di loro avrebbe acquistato una Ferrari. Sono stati sequestrati beni per due milioni di euro.
La camorra, in particolare il clan Fabbrocino, è risultata coinvolta con alcuni esponenti che, grazie a contatti nei CAF, partecipavano all’organizzazione o imponevano estorsioni in caso di esclusione.
Il procuratore Nicola Gratteri ha evidenziato il rischio di derive criminali derivanti dalla semplificazione amministrativa, auspicando un rafforzamento dei controlli. Durante la conferenza stampa sono intervenuti anche il procuratore aggiunto Michele Del Prete, il questore di Napoli Maurizio Agricola e il dirigente della Squadra Mobile Giovanni Leuci.
Gratteri ha anche commentato il crescente disagio sociale tra i giovani a Napoli, denunciando un progressivo decadimento morale e la necessità di rafforzare la videosorveglianza urbana e provinciale come unica risposta efficace alla criminalità diffusa.