POMIGLIANO D’ARCO – Si è tenuto oggi pomeriggio, presso il Municipio di Pomigliano d’Arco, un incontro tra il sindaco Raffaele Russo, l’assessore al Lavoro Marianna Manna e una delegazione della Cisl Funzione Pubblica, alla presenza di altri assessori della giunta, per affrontare la delicata questione dei licenziamenti comunicati alla clinica IOS – ex Melucci San Felice, parte del gruppo Neuromed.
Presenti all’incontro anche i sindacalisti Fulvio Pacca, responsabile territoriale della Cisl FP Napoli, e Massimo Imparato, coordinatore provinciale e regionale del comparto sanità privata. Con loro anche tre lavoratori licenziati, che hanno raccontato direttamente la propria situazione.
Dopo aver ascoltato le testimonianze dei lavoratori e le ragioni del sindacato, il sindaco e l’assessore hanno espresso la solidarietà dell’amministrazione comunale e si sono impegnati ad avviare un’interlocuzione con la proprietà della struttura sanitaria che ha sempre dimostrato sensibilità e vicinanza al territorio, per chiedere la revoca dei licenziamenti e una riapertura del dialogo.
«Siamo di fronte a una situazione che preoccupa l’intera comunità pomiglianese – dichiarano in una nota congiunta il sindaco Raffaele Russo e l’assessore al Lavoro Marianna Manna –. Questi licenziamenti rischiano di compromettere la dignità di lavoratori che hanno servito il territorio con professionalità e, allo stesso tempo, di indebolire un presidio sanitario importante per Pomigliano e i comuni limitrofi. Come amministrazione comunale ci impegniamo a fare tutto il possibile per arrivare a una soluzione che tuteli i diritti dei lavoratori e il diritto alla salute dei cittadini».
La vertenza, aperta dalla Cisl FP Napoli, riguarda anche altri presìdi sanitari dello stesso gruppo: la clinica Mediterranea di Napoli e la Trusso di Ottaviano, per un totale di sedici licenziamenti annunciati. Il sindacato ha definito quanto sta accadendo uno “stillicidio”, tanto più in strutture che – secondo i dati diffusi – registrano utili di bilancio superiori al milione e mezzo di euro complessivi.