NOLA, 9 MAGGIO – È stata scoperta, nei locali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola, una targa in memoria del magistrato Federico Bisceglia, sostituto procuratore a Nola tra il 2000 e il 2007, scomparso tragicamente dieci anni fa. La cerimonia, sobria ma densa di significato, ha visto la partecipazione delle principali autorità civili, religiose e militari del territorio, tra cui il Vescovo di Nola Mons. Francesco Marino, il Questore di Napoli Maurizio Agricola, alti ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, rappresentanti dell’associazionismo e familiari del magistrato.
L’iniziativa, promossa dal responsabile ecomafie del GRE, Ing. Michelangelo Mocerino, ha voluto onorare la memoria di un magistrato che ha lasciato un’impronta profonda nel contrasto ai reati ambientali. A ricordarlo anche Don Maurizio Patriciello e il Procuratore Capo Marco del Gaudio, che ha sottolineato il rispetto e la fiducia che Bisceglia aveva saputo conquistare con la forza del suo impegno e con l’esemplarità del suo operato.
Tra le inchieste più significative di Bisceglia, la maxi operazione “Terra Mia”, condotta nei primi anni Duemila, grazie anche alla collaborazione con cittadini e il Corpo Forestale dello Stato. Sedici arresti, diciotto denunce e un giro d’affari illecito da 3 milioni di euro l’anno smascherato nel triangolo Nola-Acerra-Marigliano: una rete di smaltimento illegale di rifiuti da lavorazioni metalliche che causava gravi danni ambientali. Fu tra i primi casi in Italia in cui venne contestato il reato di disastro ambientale e di attività organizzata per traffico illecito di rifiuti.
Il magistrato della “Terra dei fuochi” – come fu soprannominato – è oggi simbolo per chi combatte le ecomafie e difende il diritto alla salute e alla legalità. La targa scoperta oggi è il segno tangibile di un’eredità morale ancora viva, che richiama i valori della giustizia, della verità e dell’impegno civile.