NAPOLI, 30 LUGLIO 2025 – La Procura di Napoli ha disposto il rilascio delle salme di Vincenzo Del Grosso (54 anni, Napoli), Ciro Pierro (62 anni, Calvizzano) e Luigi Romano (67 anni, Arzano), i tre operai deceduti lo scorso venerdì nel tragico incidente sul lavoro avvenuto nel Rione Alto del capoluogo partenopeo.
Gli esami autoptici, effettuati nella giornata di ieri su disposizione del pubblico ministero Stella Castaldo e sotto il coordinamento del procuratore Antonio Ricci, si inseriscono nell’ambito dell’indagine per omicidio colposo plurimo aperta per fare luce sulle dinamiche dell’incidente. I tre lavoratori erano precipitati da circa venti metri d’altezza in seguito al cedimento della parte superiore del montacarichi sul quale si trovavano per raggiungere il lastrico solare del palazzo dove stavano effettuando lavori.
Ora, con il nulla osta al rilascio dei corpi, le esequie potrebbero essere celebrate già in giornata, qualora le famiglie lo ritenessero opportuno.
Nell’inchiesta – coordinata anche dal procuratore Nicola Gratteri – risultano quattro persone indagate: gli imprenditori Vincenzo Pietroluongo e Carlo Napolitano, l’amministratore condominiale Luca Luciani e il responsabile della sicurezza del cantiere Gianluca Di Franco.
Gli avvocati Mauro Zollo e Giovanni Fusco, difensori degli indagati, hanno deciso di non nominare un proprio consulente per gli esami autoptici, ritenuti irripetibili. Diversa la posizione dell’avvocato Daniele Cacciapuoti, legale della famiglia Pierro, che ha invece incaricato un consulente di parte. I legali degli indagati hanno annunciato che parteciperanno con propri esperti alla perizia tecnica sull’impianto, che la Procura si appresta a disporre per individuare le cause esatte del cedimento. Secondo quanto emerso, i tre operai lavoravano senza dispositivi di sicurezza individuali come le imbracature.
