POMIGLIANO D’ARCO, 21 MAGGIO – Si è conclusa con grande successo la terza edizione del Giorno del Gioco, che oggi ha trasformato Pomigliano d’Arco in un enorme spazio urbano dedicato ai bambini. Un’intera mattinata di attività, laboratori, spettacoli e percorsi esperienziali ha coinvolto oltre mille alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. Il tema di quest’anno, “Il Cantico delle Creature: il grande gioco di equilibrio dell’universo”, ha ispirato un programma all’insegna dell’armonia tra natura, regole, creatività e comunità.
La giornata si è aperta con una cerimonia ufficiale in Piazza Municipio: l’orchestra degli alunni della scuola secondaria di primo grado Catullo ha eseguito l’Inno di Mameli, seguita dalla lettura del solenne giuramento per l’apertura della manifestazione da parte del Vicesindaco Domenico Leone.
Grazie anche al bel tempo, tutte le attività previste si sono svolte regolarmente nelle tre aree dedicate: Piazza Mercato per l’infanzia, Piazza G. Leone e Via Ercole Cantone per le scuole primarie e secondarie.
Per i più piccoli, le scuole dell’infanzia hanno partecipato a un percorso strutturato in otto stazioni ludico-educative: spettacoli di marionette e pupazzi, performance di magia comica e di bolle di sapone, laboratori creativi come quello di pasticceria in collaborazione con la Pasticceria Guadagni, attività motorie con il Ludobus e la Ludoteca “Il Regno del Divertimento”, spettacoli clowneschi itineranti e animazione circense.
Le scuole primarie hanno seguito un itinerario composto da quattro tappe che alternavano attività ludiche, artistiche e formative: il laboratorio “Dolce Campagna” dedicato alla scoperta del mondo del miele, giochi educativi a squadre come il “Quizzettone”, performance di danza aerea e giocoleria, spettacoli di magia e animali, e un laboratorio manuale per la preparazione della pizza a cura di “Bella Pizza”.
Per le scuole secondarie, l’approccio è stato più orientato alla cittadinanza attiva e alla scoperta: i ragazzi hanno partecipato a moduli rotanti che includevano un laboratorio di scienze, attività di educazione stradale, un laboratorio di pasta artigianale con Ventigrani, uno spettacolo di ventriloquismo e prove pratiche di Volley S3. Il percorso è stato introdotto da una presentazione istituzionale alle 8.45, alla presenza delle autorità civiche.
“Un senso di unione e di comunicare è indispensabile per la qualità della vita di un paese, di una città. Ed è anche l’obiettivo più importante che ciascuna amministrazione pubblica si pone” ha dichiarato l’Assessore al Commercio e al Lavoro Marianna Manna. “Oggi, vedere bambini e insegnanti vivere con entusiasmo strade e piazze, senza auto, in libertà e sicurezza, è stato emozionante. Ringrazio le scuole per la collaborazione e tutti i volontari e operatori che hanno reso possibile questa giornata.”
Il Vicesindaco Domenico Leone, che ha dato lettura del giuramento iniziale, ha aggiunto: “Questa giornata riesce a mettere insieme tutte le energie del territorio, come note su un pentagramma che compongono l’armonia della nostra società. È una vera rivoluzione gentile che parte dai bambini, ma che parla all’intera comunità. Far vivere la città in modo diverso, riscoprire il rispetto, il verde, il gioco come diritto: tutto questo è cultura civica, e oggi Pomigliano ne ha dato prova concreta.”
Peccato solo per le polemiche sollevate da alcuni esponenti politici e da isolate voci critiche, che hanno strumentalizzato l’iniziativa nel tentativo di racimolare qualche consenso, calpestando simbolicamente la felicità di centinaia di bambini che, per mezza giornata – e non un giorno intero – si sono riappropriati di un piccolo pezzo di città liberato dalle automobili. Anche di fronte all’entusiasmo e al sorriso dei più piccoli, c’è chi non esita a polemizzare, ignorando il valore educativo e civile di una manifestazione pensata proprio per loro.
“Il Giorno del Gioco – fanno sapere dal Comune – per la prima volta interamente finanziato dal Comune, si conferma una manifestazione identitaria per la città, capace di coniugare inclusione, educazione e partecipazione attiva”.