NAPOLI, 21 MAGGIO 2025 – Giornata esplosiva sul fronte giudiziario campano, con due operazioni distinte che hanno portato all’arresto di figure apicali della politica locale nei Comuni di Sorrento e San Vitaliano. Due inchieste autonome, ma entrambe legate a gravi reati contro la Pubblica Amministrazione.
A Sorrento arrestato in flagranza il sindaco Coppola per una mazzetta da 6mila euro
È stato colto sul fatto mentre intascava una tangente da 6.000 euro, consegnata durante una cena da un imprenditore della penisola sorrentina: si tratta del sindaco di Sorrento Massimo Coppola, arrestato dagli uomini del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata. Con lui in manette anche un collaboratore personale, Francesco Di Maio, entrambi accusati di induzione indebita a dare o promettere utilità.
La somma consegnata – parte di un accordo illecito da 120.000 euro – era collegata all’appalto triennale per la refezione scolastica (2023–2026) del valore di oltre 4,5 milioni di euro. Dalle indagini è emerso che il sindaco, tramite Di Maio, aveva già ricevuto 66.000 euro legati a quell’appalto, oltre a ulteriori 50.000 euro per l’assegnazione di un precedente bando sull’asilo nido comunale.
Durante le perquisizioni, i finanzieri hanno sequestrato oltre 285.000 euro in contanti, di cui 34.000 euro nell’abitazione di Coppola e 167.000 euro in quella di Raffaele Guida, presunto fiduciario del sindaco. Emblematico anche un precedente episodio del 28 dicembre 2024, quando Coppola fu sorpreso con 15.000 euro nascosti in una confezione di panettone, somma poi dissequestrata dal Tribunale del riesame.
Massimo Coppola, 48 anni, avvocato, era stato eletto sindaco nel 2020 con il 60,55% dei voti al ballottaggio. Il Comune di Sorrento tornerà alle urne nella primavera 2026.
Terremoto politico a San Vitaliano: ex sindaco, vice e funzionari indagati per corruzione
Nelle stesse ore, a San Vitaliano, la Squadra Mobile di Napoli e i Carabinieri della locale stazione hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari per otto persone, disposta dal Gip di Nola su richiesta della Procura. Tra i reati ipotizzati: tentata concussione, corruzione, turbata libertà degli incanti e depistaggio.
Sono stati colpiti da provvedimenti restrittivi l’ex sindaco Rosalia Anna Masi, il marito (ex dirigente comunale), il vicesindaco dimissionario Vitaliano Sasso, funzionari e tecnici comunali, oltre a due rappresentanti della società privata affidataria del servizio rifiuti. Secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero agito in concorso per gestire in modo clientelare appalti e risorse pubbliche, piegando la funzione amministrativa a interessi privati.
Le misure includono due custodie cautelari in carcere, due arresti domiciliari, due divieti di dimora e due interdizioni dalla funzione pubblica e dai contratti con la PA per un anno.
Le indagini hanno portato il Prefetto di Napoli Michele di Bari a sospendere il Consiglio comunale a seguito delle dimissioni di 7 consiglieri su 12. È stato nominato Commissario prefettizio la viceprefetto Carolina Iovino, avviando l’iter di scioglimento dell’amministrazione.