NAPOLI – Dopo i Quartieri Spagnoli, la protesta contro l’immagine negativa di Napoli veicolata dal prequel di Gomorra si allarga anche a San Gregorio Armeno, la celebre strada dei presepi. I pastorai napoletani, attraverso l’associazione “Le Botteghe di San Gregorio Armeno”, hanno deciso di aderire all’iniziativa avviata dagli attivisti dei Quartieri per contrastare la narrazione distorta e violenta della città che, secondo i promotori, la serie continua a diffondere.
“Gomorra Napolesi in Tv – La Napoli dell’arte non vi sopporta più”, recita lo striscione simbolico affisso all’ingresso di via San Gregorio Armeno, una delle strade più iconiche di Napoli e del mondo.
Il presidente dell’associazione, Vincenzo Capuano, ha lanciato un messaggio forte, ribadendo la necessità di difendere la vera identità culturale della città. “È arrivato il momento di dire basta a chi continua a raccontare Napoli solo attraverso la lente della criminalità. Napoli è una capitale culturale, una città di artisti, pensatori, artigiani e intellettuali. La nostra identità non può essere sequestrata da logiche commerciali che alimentano stereotipi”, ha dichiarato Capuano.
La protesta mira a rivendicare il patrimonio artistico e artigianale di Napoli, troppo spesso offuscato da rappresentazioni che, secondo i manifestanti, non rispecchiano la vera anima della città.