SARNO, 24 GIUGNO – “È San Marzano solo se è DOP”. È questo il messaggio lanciato con forza durante la serata organizzata dal Consorzio di Tutela del Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP nella sede di Villa Lanzara a Sarno, cuore della produzione d’eccellenza campana. Un incontro promosso per rafforzare l’identità di un prodotto simbolo della tradizione agroalimentare italiana, minacciato dai fenomeni di Italian Sounding e contraffazione.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Sarno, Francesco Squillante, sono intervenuti Tommaso Romano, presidente del Consorzio, Giampiero Manfuso, vicepresidente del Consorzio, e Lino Cutolo, vicepresidente dell’Anicav. “Non possiamo permettere che un prodotto controllato e certificato venga mortificato sui mercati internazionali – ha detto Manfuso –. È nostro compito aiutare i consumatori a scegliere, informandoli e formando gli stakeholder su cosa davvero significa San Marzano DOP”.
“Seguire il disciplinare di produzione – ha sottolineato il presidente Romano – significa restare legati al territorio, valorizzarlo e costruire un’identità comune fatta di tradizione, qualità e orgoglio”.
Infine, Lino Cutolo ha ricordato il ruolo del San Marzano nello sviluppo delle industrie conserviere campane sin dai primi del Novecento, sottolineando quanto sia strategico posizionarlo correttamente nei mercati internazionali.
L’incontro rientra nelle attività di promozione del Pomodoro San Marzano DOP, finanziate dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (MASAF), con l’obiettivo di difendere e valorizzare una delle punte di diamante del Made in Italy agroalimentare.